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Le iniziative promosse dall’ente bilaterale per la sicurezza nei luoghi di lavoro

Con l’avvio della fase 2, quella della convivenza con il coronavirus si sono riaperti anche i cantieri edili pubblici e privati. I primi a riprendere i lavori sono stati i cantieri nelle scuole, negli alloggi pubblici e quelli che rientrano nel piano sul dissesto idrogeologico e dal 4 maggio tutti gli altri, pubblici e privati, dopo una fase di preparazione durata una settimana, come stabilito dal Dpcm del 26 aprile sulla fase 2. Con la ripresa dei lavori, le imprese devono applicare il nuovo Protocollo di regole per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri, siglato tra il governo e Anci, Upi (Unione delle province italiane), Anas, Rfi, Ance (Associazione nazionale cooperative edili), Alleanza delle Cooperative, e i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Feneal Uil. Le imprese devono poi attenersi a quanto previsto, in maniera più generale, dal protocollo condiviso sulle regole da rispettare negli ambienti di lavoro, siglato il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali. Le misure sono valide per i titolari del cantiere e si estendono a tutti i subappaltatori e subfornitori presenti sul luogo di lavoro. E a Napoli presso il Cfs, Centro Formazione e sicurezza in edilizia, ente bilaterale del settore delle costruzioni si formano gli operatori per la sanificazione dei cantieri.

 

Fino ad oggi sono stati formati 872 lavoratori.

 

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