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PREMESSA

 

Per fronteggiare l’emergenza provocata, nel nostro paese, dal Covid 19 sono stati diversi i provvedimenti emanati a livello nazionale e non solo.

Tali provvedimenti non hanno riguardato esclusivamente l’aspetto sanitario ma anche le modalità in cui predisporre misure per contrastare e contenere il virus negli ambienti di lavoro.

Fondamentale è stato il “Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” definito in intesa tra Governo e parti sociali, siglato il 14 marzo 2020, poi aggiornato il 26 aprile 2020.

A seguito dell’emanazione di tale protocollo le parti sociali dell’edilizia hanno siglato il 24 marzo 2020 un ulteriore protocollo recante linee guida, elaborate dalla CNCPT, per l’intero settore edile (Procedure attuative del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del settore edile). Il documento è stato integrato con elementi di dettaglio tipici del settore edile, recando ulteriori misure necessarie per garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori al fine di prevenire il contagio da Covid-19.

Il protocollo è diventato parte integrante delle Linee guida misure di sicurezza precauzionale per i cantieri emanate dalla Regione Campania, il 25 aprile, espressamente per i cantieri.

 

LE CRITICITA’ RILEVATE

 

Un ruolo di primo piano, per l’attuazione delle misure, è stato assegnato dai diversi provvedimenti agli enti bilaterali.

Il Centro Formazione e Sicurezza (CFS) di Napoli si è attivato in maniera tempestiva per supportare imprese e lavoratori per rendere operative i provvedimenti emanati.

Nella sua azione ordinaria di consulenza nei cantieri, la struttura tecnica del CFS ha supportato imprese e lavoratori per l’attuazione delle linee guida, svolgendo un fondamentale ruolo di consulenza, in particolar modo con l’attività di informazione sui rischi Covid, che è stata svolta per quindici imprese.

Ad un mese dalla riapertura dei cantieri è possibile fare alcune considerazioni su quali sono state le principali criticità che sono state riscontrate dai tecnici del CFS nell’attuazione delle norme.

I cantieri che sono stati visitati sono canteri in cui operano piccole e medie imprese, target prevalente dell’azione del CFS. La dimensione aziendale ha sicuramente inciso sulle modalità in cui sono state recepite ed attuate le norme e sulle difficoltà che lavoratori ed imprese hanno avuto per adeguarvisi.

Andando nello specifico, sulle difficoltà riscontrate, si evidenzia come la gestione dello spazio determina delle forti criticità, dovute principalmente alla difficoltà del rispetto del distanziamento per spazi stretti all’interno del cantiere. Inoltre, con particolare riferimento all’utilizzo dei servizi igienici assistenziali come locali mensa spogliatoi e WC, il distanziamento non viene affatto rispettato. Altra criticità è l’assenza sul luogo di lavoro dei termometri del tipo scanner con la conseguenza di mancati rilievi quotidiani della temperatura.

Per quanto riguarda le visite mediche c’è una interpretazione non uniforme da parte dei medici competenti e questo comporta confusione da parte dei datori di lavoro delle singole imprese.

La sanificazione avviene, ma non in modo procedurale questo comporta un ciclo di igienizzazione non completa, perché per avere dei risultati significativi bisogna periodicamente effettuare la sanificazione.   

Nota positiva è quella che finalmente i lavoratori utilizzano in maniera costante le APVR, cosa che in altre situazioni lavorative e, prima dell’emergenza, non veniva fatto.

Altro elemento positivo è la partecipazione ai corsi di addetti alla sanificazione, organizzati dal CFS in questo ultimo mese, di ben 872 lavoratori.

Naturalmente i dati emersi sono ancora parziali e fotografano solo in parte qual è stato il recepimento da parte delle imprese delle regole per il contenimento del Covid.

Fondamentale resta l’opera di informazione e sensibilizzazione e tutte le azioni di sostegno che possono essere messe in campo perché il rispetto delle regole diventi patrimonio di imprese e lavoratori e non mero adempimento di un obbligo di legge.

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