A Napoli i primi corsi gratuiti per diventare coordinatore della sicurezza
Giuseppe Latour
Nascono da una collaborazione tra il Centro formazione sicurezza Napoli, l'Inail e l'università Federico II
//www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/assets/img/Editrice/ILSOLE24ORE/QUOTIDIANO_EDILIZIA/2015/09/21/Quotidiano%20Edilizia/ImmaginiWeb/Ritagli/corso-online-coordinatore-sicurezza-40-ore1-kSHF--258x258@Quotidiano_Edilizia-Web.jpg" style="line-height: 22.719999313354492px;">
Napoli capofila sul fronte della prevenzione e della sicurezza. Sono partiti venerdì scorso nel capoluogo campano una serie di corsi gratuiti per ottenere il titolo di coordinatore della sicurezza, i primi di questo genere in Italia. Nascono da una collaborazione tra il Centro formazione sicurezza Napoli (Cfs, ente bilaterale fra imprese e sindacati di settore, presieduto dalla vicepresidente dell'ordine degli ingegneri di Napoli, Paola Marone), l'Inail e l'università Federico II. Andranno avanti fino a novembre e permetteranno a 55 studenti di completare il loro percorso formativo in questo settore.
I corsi, chiamati anche "Venerdì della sicurezza", saranno tenuti presso l'aula Bobbio del Politecnico della Federico II. Il ciclo formativo gratuito, arrivato alla terza edizione, permetterà agli studenti di ingegneria di acquisire il titolo di coordinatore per la sicurezza in cantiere e quindi di avvicinarsi al mondo del lavoro. A coordinare il suo svolgimento sono i docenti dell'Ateneo federiciano Fabrizio Leccisi (organizzazione del cantiere) e Paola Francesca Nisticò (sicurezza dei cantieri mobili). Insieme a loro saranno impegnati docenti volontari messi a disposizione da Inail e Cfs.
«In Italia – spiega Leccisi - ogni anno vengono spesi circa 40 miliardi di euro per far fronte alle conseguenze degli infortuni sul lavoro. Con un'accorta opera di prevenzione questa cifra, pari a circa il 3 per cento del Pil, si può ridurre sensibilmente». Prosegue Marone: «L'incidenza degli infortuni indennizzati nei cantieri edili, rispetto al numero degli occupati si è ridotta, passando da 27,1 nel 2012 a 24,0 nel 2013 per 1.000 occupati, ma il percorso da fare è ancora lungo, anche se investire in sicurezza conviene». L'Ohsa (Agenzia europea per la sicurezza) stima infatti che ogni euro investito in sicurezza generi un ritorno economico di 2,2 euro.
Il percorso didattico coinvolge 55 studenti e si articolerà in dieci seminari da quattro ore ciascuno, fino a novembre. La cerimonia per la consegna degli attestati si svolgerà nella sede del Cfs, che è anche capofila del Centro sperimentale per lo sviluppo delle competenze nelle costruzioni (in sigla Cssc), struttura nata per la promozione e l'introduzione di tecnologie innovative e sostenibili nel settore edile «nella convinzione – spiega il presidente Paola Marone – che questa, soprattutto in tempi di crisi, sia la strategia vincente per recuperare competitività nelle costruzioni e quindi promuovere processi di sviluppo».
